11 - Tavola armonica

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La tavola armonica è un ampio pannello piatto in legno, che si trova all'interno del mobile dello strumento e ha il compito di amplificare il suono delle corde quando vengono percosse dai martelletti. In genere, la tavola armonica è realizzata in abete rosso, un tipo di legno noto per le sue proprietà acustiche e la sua resistenza.

La tavola armonica per pianoforti viene costruita con grande precisione. La sua convessità, lo spessore del legno, le catene sottostanti e il suo letto vengono calcolati con estrema precisione. Ogni costruttore segue le proprie procedure, ad esempio alcune tavole possono avere una convessità variabile in modo che il carico sia distribuito uniformemente, mentre altre possono avere uno spessore uniforme su tutta la sua superficie. Inoltre, la posizione delle catene sottostanti la tavola è altamente individuale, così come il disegno e la forma delle stesse. Anche il perimetro e la forma del bordo della tavola possono variare notevolmente da un marchio all'altro. Tuttavia, l'accuratezza e la precisione nella procedura non garantiscono sempre un buon risultato a causa della natura unica del materiale grezzo utilizzato. Ciò significa che non esisteranno due strumenti che suonano allo stesso modo.

L'abete è stato utilizzato per secoli nella costruzione di strumenti ad arco, chitarre, cembali, pianoforti e altri strumenti musicali grazie alle sue proprietà acustiche. Questo è dovuto alla grande velocità di trasmissione del suono nell'abete. Come noto, il suono viaggia molto più velocemente nei materiali solidi che nell'aria e nell'abete questa velocità è particolarmente elevata. Inoltre, l'abete è molto elastico, ha una grande resistenza torsionale e un basso peso specifico quando è asciutto. Solo l'abete possiede queste quattro qualità. In quanto conifera, l'abete ha una struttura cellulare diversa rispetto ad altri tipi di legno, come ad esempio i latifoglie. Le pareti cellulari dell'abete sono relativamente spesse e seguono il disegno del legno in tutta la sua lunghezza. Se il legno di abete si spezza, si nota una frattura irregolare con lunghe schegge. Grazie alla sua costituzione, l'abete è un materiale molto adatto come portatore di suono negli strumenti musicali. Attualmente, c'è una notevole carenza di legno per le tavole armoniche e diventa difficile per i costruttori di strumenti reperire del buon materiale. A causa di questa scarsità, il prezzo è alto.

Le vibrazioni in una tavola armonica sono ampiamente determinate dalle proprietà del materiale. Alcune di queste proprietà includono il peso del materiale, la rigidità del materiale e l'attrito interno del materiale. L'abete è il materiale più comune per le tavole armoniche, anche se a volte vengono utilizzati altri materiali, come il pino Douglas o le tavole in compensato.

L'abete rosso rimane comunque il materiale migliore. È leggero e resistente, con un peso specifico di 450 kg/m³. Lo spessore della tavola armonica e il modo in cui viene unita alla fascia interna sono fattori molto importanti per il modo vibratorio della tavola armonica stessa. Il modo più diffuso è quello di ancorare saldamente la tavola lungo tutto il perimetro della fascia interna. In pochi strumenti antichi si può trovare la tavola armonica, in alcuni tratti, sospesa liberamente. L'abete è molto più resistente o difficile da piegare lungo la direzione delle fibre che non trasversalmente ad essa (ossia perpendicolarmente alle fibre che non parallelamente).

Se proviamo a piegare due tavole rettangolari della stessa forma e spessore, tagliate con la fibra disposta rispettivamente secondo il lato più lungo e quello più corto, noteremo facilmente che il modulo di elasticità è circa 25 volte superiore nel primo caso. Inoltre, l'attrito interno dell'abete è leggermente inferiore rispetto ad altri tipi di legno, ma comunque circa 1.3 volte più elevato lungo la fibra che non trasversalmente ad essa, mentre è sostanzialmente uguale in tutte le direzioni.

Quando il pianista preme un tasto, il martello viene accelerato verso la corda e la colpisce, trasferendole energia cinetica e mettendola in vibrazione. La corda a sua volta induce una deformazione che si propaga verso il ponticello e verso il capotasto, dove viene riflessa e ritorna verso il punto di percussione. Tuttavia, la vibrazione trasversale è relativamente debole.

Ogni volta che l'onda viene riflessa contro il ponticello, perde energia sulla tavola armonica, che funziona come una membrana riflettente, trasferendo sovra e sotto pressioni all'aria, che percepiamo come suono. La tavola armonica è necessaria perché la corda ha una superficie di contatto molto ridotta con l'aria, e per ottenere un suono pieno e "portato", la vibrazione della corda deve essere trasferita a una superficie più ampia in grado di muoversi all'unisono e amplificare le vibrazioni. Più forte è il colpo del martello sulla corda, maggiore è l'energia trasferita e il numero di parziali presenti nel suono.

La tavola armonica in un pianoforte verticale o a coda non dovrebbe avere risonanze, ma reagire in modo uniforme a tutte le frequenze comprese tra 27,5 e 4.186,01 Hz, relativi solo ai fondamentali, e simile alle frequenze di tutti gli altri parziali.

Il taglio delle tavole di legno per la tavola armonica è detto "taglio di quarto", perché il tronco viene diviso in quattro con tagli attraverso il midollo, da cui vengono ricavate le tavole con la fibra posta verticalmente. Questo metodo riduce lo stress nel legno e il rischio di spaccature dovute all'essiccazione, rendendo la tavola armonica più forte e resistente alla pressione esercitata dalle corde. L'abete per la tavola armonica viene tagliato in tavole di 12 mm di spessore, successivamente essiccate e sottilizzate a 7-9 mm di spessore con una larghezza non inferiore ai 70 mm. Creando degli appositi incastri lungo i bordi di giunzione delle tavole, è possibile ulteriormente rinforzare la tavola armonica. Infine, le tavole vengono incollate a formare un pannello rettangolare con l'andamento delle fibre disposto lungo la diagonale e parallelo al ponticello.

Nomenclatura

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